La poesia di Ciro DI LAURO

BIOGRAFIA

Nato a Pulsano (TA) il 20 febbraio 1941

Pubblicazioni:

  • 1996: alcune liriche vengono pubblicate in "Verso fine millennio" curato da Giovanni Amodio di Taranto;

  • 1996/97 in "La gatta sul divano", Lisi editore, sono inserite varie liriche e massime;

  • altre liriche pubblicate in "Cento e non più, amici della musica, artisti e pittori" Associazione Beniamino Joppolo - Patti (ME);

  • 2004 pubblica il libro "Un mio pensiero", edito da Lisi editore: presentazione di Giancarlo Magno e Fernanda Bianchi dell'Accademia Internazionale Gentilizia di Firenze

  • 2008 pubblica un libro "In opere e parole " edito da Horizon Editoria

Riconoscimenti:

  • Il 20 Settembre 1998 l'Associazione culturale "IUS" di Pulsano (TA) gli conferisce il premio 3° classificato con diploma e targa per il concorso poesie;

  • Il 9 Febbraio 1999 viene iscritto all'Accademia dei Micenei di Reggio Calabria, con diploma e targa;

  • Il 20 Ottobre 1999 si classifica 3° con diploma e medaglione d'argento nel concorso dell'Organizzazione Centro Europeo di cultura;

  • Il 21 Maggio 2000 si classifica al 3° posto a Viareggio (LU) "Colori Lago di Bolsena", diploma e targa conferito da parte del "Quadrato - centro San Domenichino" di Massa;

  • Il 2 Luglio 2000, "Omaggio alla Riviera Apuana" - 2° classificato con diploma e targa conferito da parte del "Quadrato - centro San Domenichino" di Massa;

  • 19 Novembre 2000: "Premio speciale della giuria Notturno Veneziano della città di Venezia" con diploma e targa conferito da parte del "Quadrato - centro San Domenichino" di Massa;

  • 26 Novembre 2000: L'Accademia degli Etruschi alla città di Pietra Ligure, ha conferito la coppa ARCI - premio di 2° classificato con diploma e medaglia d'argento;

  • Riceve dall'Accademia degli Etruschi il diploma di attestazione con coppa e titolo onorifico di "Cavaliere dell'Etruria"

  • Dicembre 2000: Riceve dall'Organizzazione Passaporto 2000 il "Diploma Leader's" e targa, per i brillanti risultati conseguiti in campo letterario;

  • 7 Gennaio 2001: "Omaggio alla città di Montecatini Terme" 2° premio con diploma e targa conferito da parte del "Quadrato - centro San Domenichino" di Massa;

  • 7 Gennaio 2001: Viene iscritto all'Accademia italiana Tirreno di Vada (LI)

  • 18 Febbraio 2001 L'Accademia Internazionale Marzocco di Firenze, gli conferisce il Diploma di assegnazione con "Coppa Pacis", e titolo onorifico di "Cavaliere della Pace";

  • 10 Aprile 2005: con la poesia "dove le montagne rasentano il cielo" vince la 2^ rassegna "Omaggio alla città di Cortona".

Poesie:

REFOLI DI VENTO

Refoli di vento spargono la tua chioma
le fronde si scolorano del verde
non sogna più il cuore, e alle ansie tace,
una nuvola bacia il monte e per le selve
s’incammina.
Mentre l’eco d’un rintocco di campana
squarcia il silenzio del cielo, le
rondini mute volano su campi fioriti.
I tuoi sguardi cercano volti cari
d’un tempo passato
e con silenti pensieri cercano
una fiamma che possa riscaldare
l’anima stanca
che accanto a un lume
lentamente passa la sera
e tante volte qualche lacrima
solca il viso smagrito dal tempo.
Mentre la calda fiamma del camino
stempera il freddo della casa
un quadretto col volto caro
sembra voglia far sentire l’umana voce.
Nel cielo s’affievola l’opaca luce,
i monti si coprono di bruni colori
mentre i riposi della notte
portano i nuovi bisbigli e sospiri
che fatti con ricordi d’amore
portano calma e pace nel cuore.

 

 

LUCE NEGLI OCCHI

Mentre sentiamo il profumato
odore della notte
vorrei riempire per te il cielo di poesia
e dalle rondini farei scrivere
nell'aria quanto ti amo.
E mentre un tramonto tinge il cielo di rosa
per noi si prepara un lungo sogno d'estate,
vedo il tuo viso pieno di dolcezza
e con la magia della notte
sento cantare il mio cuore.
Un raggio di luna vedo illuminarti
come un fiore
e io spero che tu non giochi con il mio cuore.
Ti guardo in trasparenza e vedo il tuo viso dolce,
plasmato, come il cielo è plasmato di stelle
e luminoso come la loro stessa luce.
Non parlare, fa che la polvere del tempo
copra i dolori che ci porta la vita,
guarda lassù, anche alla luna cadono lacrime
forse anche'essa ha nascosti pensieri d'amore
che tormentano la sua vita.
Ora ascoltiamo il vento
lui raccoglie parole, sussurri e sospiri
e li porta per il mondo.
Attenta al suo passare, che non ci rubi
i sogni, teniamo quelli solo per noi
la notte sta per finire, l'alba già dà
il primo luccichio e l'aurora porterà
la luce nel nostro cuore.

 

 

MAMMA

Mamma mentre ti scrivo,
fuori la pioggia cade.
L'ansia di rivederti fa che io
senta intorno a me
l’eco del tuo respiro.
Tornerò, e poserò le mie mani
sulle tue rughe.
Slaccerò il fazzoletto che
copre il tuo capo, bacerò la tua fronte
e stringerò le tue mani tra le mie.
Ulula il vento, il tempo ancora piove
e al tuo pensiero si stringe e si
dilata il cuore.
Ti manderò un pò dei miei risparmi,
così che non ti manchi il fuoco nel camino.
Quì la notte dà sollievo portando nei sogni
le immagini a noi più care,
facendo a volte le lacrime diventare
un raggio di felicità
nel profondo del cuore.
Quì l’anima mia muore; ma il desiderio
di starti vicino non acquieta il mio pensiero.
Quando tornerò non lascerò quì
lacrime dei miei occhi, ma lascerò
tutte le mie pene che come in una morsa
stringono questo pezzo della mia vita.
Quando mi sentirò libero tra il cielo
e il mare di casa mia.

 

 

 

DOVE LE MONTAGNE RASENTANO IL CIELO

Dove le montagne rasentano il cielo
e di notte le stelle le coprono di luce
un eco sveglia la mia memoria
cavando ricordi scolpiti nel cuore
rimasti in silenzio nel mio pensiero,
ma accarezzano da sempre la mia anima.
Qui l’eco delle sorgenti
il profumo dell’aria e la bellezza
della valle sembrano promuovere
cantici verso Dio.
Quando brilla il sole e plana il vento
la tormenta smette il suo furore
crepita nel camino il ceppo
e dai comignoli verso il cielo salgono
favilli e fumo.
L’aurora desta l’abitator dei pini
che solingo vola nel cielo senza meta,
l’aura riscalda tutta la valle
e da lontano si vede il fumar dei prati.
S’odono da lontane chiese, preghiere
e canti dai sagrati.
Umile una spoglia sotto un tenue baglior
avanzar si vede, sembrava
venisse dal passato:
era un uomo con un fil di fiato
e flebile canto, che tornava al casolar.

 

 

DAVANTI AL CAMINO

Davanti al camino
quando imperversava il tempo
pioveva o cadeva la neve,
i grandi pensavano al trascorrere
della vita, mentre il silenzio
che ci circondava portava
il nostro pensiero a cercare
ricordi nel profondo delle
nostre anime. Ricordi di
tempi più belli che non c’erano più,
di primavere piene  di sole e tramonti
d’aprile rossi amaranto, il ricordo del
profumo del grano falciato
mentre la nonna portava a temperatura
il forno, la mamma preparava il pane
da cuocere. Mentre io allora bambino
stringevo la mia mano in quella
del mio nonno per scaldarla sentivo
la sua anima sorridere di gioia
mentre l’acre odore del fumo
inondava il nostro respiro.
ma vicino al fuoco i nostri cuori
pieni di speranza passavano il tempo
della caduta della neve.
La nonna e la mamma erano intente
alla cucina e alla preparazione del pranzo
vorrei, se io potessi, riscaldarmi
nuovamente le mie mani tra quelle del nonno
per vederlo nuovamente ridere di gioia
poi risentire di nuovo il profumo di quel pane
d’allora: col mio pensiero ritorno nuovamente
bambino e sento la nostalgia d’allora

 

 

IL VENTO TI PORTERA'

Il vento porterà a te il mio grido
sperando che tu vieni a colmare
questo spazio che ha lacerato il mio cuore.
Mentre io unisco le mani e verso il cielo
giro il mio viso che anela una carezza
come la terra arida cerca
ad ogni nube la pioggia
o non avrà vita il seme del suo grembo.
La tua immagine turba il mio pensiero
e il mio cammino incerto
mi porta tempesta nell’anima
il fuoco nel mio cuore infuria
e l’amore per te copre il cielo
ma senza la gioia che tu mi portavi
sento la mia vita turbata e amara.
Beato il cielo che copre il tuo capo
beato il vento che accoglie il tuo respiro;
vorrei che tra noi si creasse un eco
che mi portasse indietro la tua voce.
Vorrei che nel cielo splendesse
sempre il sole e i suoi raggi
mi riportassero indietro la tua luce.
Ora mi sento scosso, il tempo
traccia il suo passare su di me
mentre io inginocchiato,
il tuo ritorno prego ancora.

 

 

LA TUA LONTANANZA

La tua lontananza annoda la mia anima
e mille pensieri affannano il mio cuore
ma di te la mia vita nutre speranze
come quando Dio aspetta da noi una preghiera.
Nutro di silenzi la mia vita, ma cara attendo
la tua venuta, perché il tuo abbraccio
riscalda questo mio vecchio cuore.
Profonde orme in me hai lasciato, ma quando
ti vedo, per me sei come un inno alla vita;
il tuo saggio parlare
strappa dal profondo lacrime d’amore.
Ora con mani tremanti accarezzerò
i tuoi capelli perché le mie mani sono su bracci
non fermi, come anche il mio pensiero
di ricordi più non mi adorna.
Ti aspetto per le feste di Natale
così che tu mi porti un sospiro
di giovinezza nel mio cuore,
perché il mio corpo smarrito alla gioventù,
tesoro che il tempo dissolve,
porta allo sfacelo la nostra vita.
Ma tu fai si che l’anima sorrida
mentre ti guardo l’occhi luccicare,
e l’amore che sento per te spalanca
le porte del mio pensiero
ed io contemplo Dio che è nel cielo.

 

 

PRIMA DI VEDERE IL SOLE

Prima di vedere il sole
lasciami gustare ancora
i sogni della notte e allontana da me
la voce del vento che ancora non ha
smesso di bussare alla mia porta.
E’ ormai giorno l’aurora ormai lontana;
mentre odo stormire gli uccelli
tra le fronde, dalle fonti
si leva una voce fresca e chiara
toglie al cuore tutte le angosce mie
sperando che per me vi siano albe
sempre più chiare, ove possano
spaziare sempre più i miei pensieri.
L’eco del mare immenso si fa sentire
e al giorno triste toglie ogni mistero;
nella mia terra lasciami morire
li dove si trovano le radici degli avi miei,
seppellite il mio corpo così che come
fiore a lungo possa vivere.
In questa mia terra ove ho sognato
per tutta la vita godendo di albe
e tramonti, rubando al sole gli ultimi sprazzi
di luce mentre moriva per ridare
a noi un altro domani.

 

 

PREGHIERA PER LA MADONNA DELLO SCOGLIO

Noi confidiamo in Te per lunga e sana vita,
noi torneremo ogni quindici agosto ad affidarci al Tuo messaggio,
perché nella nostra vita piena di interrogativi,
noi viviamo nel tuo conforto.
Noi Veniamo con il cuore aperto ad offrirti la nostra fede
confidando che le nostre preghiere, o Madre,
giungano ai piedi dell’Altissimo
perché ci conceda più grazia e più perdono per tutti noi.
Oggi, o Madre, come se fosse un giorno di Pasqua,
spezza un ramoscello dal tuo albero d’ulivo
e donalo alla nostra anima come simbolo
di pace e di amore per tutti noi, così che noi ogni anno
sempre più numerosi accorreremo su questo scoglio
a pregare per la Tua grandezza.
Oggi che decorre la Tua Assunzione in cielo,
noi apriamo per Te le finestre per far entrare nuova luce negli occhi.
E’ il decimo anno della tua ricorrenza su questo tratto di mare,
noi sentiamo una pace profonda nel nostro cuore standoti vicino,
perché riesci a dare serenità alla nostra anima.
Ricordati, Madre, di tutti coloro che vivono nella speranza
e aspettano la Misericordia di Dio,
e soccorri chi non cammina nella tua gloria,
dona la luce a chi arranca nel buio
e allontana tutti i mali che affliggono l’umanità.
Ponici sotto lo sguardo del Tuo amato Figliolo,
così saremo confortati e protetti nel nostro cammino.
Ringraziamo colui che celebrò con noi la prima messa sugli scogli,
e chi in futuro farà rivivere l’emozione di quel mirabile momento.
Ti ringraziamo o Madre per aver ispirato negli uomini
il desiderio di accostare la Tua immagine allo scoglio,
e sostieni nelle Tue grazie la bella opera
che sempre più ci accomuna.
Alle volte un piccolo pensiero,
puntellato dalla parola di Dio,
rende le opere molto grandi.